ZORRO

Sesso Maschio
Razza Meticcio
Taglia Piccola
Data di nascita 2008
Anno ingresso in canile 2015
Storia Rinuncia
Socievole con bimbi Non piccoli perché si spaventa
Socievole con cani Si
Socievole con gatti Li ignora
Sa rimanere solo Ha qualche difficoltà a rimanere solo in ambienti che non conosce.
Rapporto pettorina/guinzaglio Discreto
Meglio vivere in Zona residenziale o campagna
Chi sono
Eh già, come Antonio Banderas anche il nostro cucciolone ha dovuto mettersi una maschera in tutto questo tempo: una maschera attraverso la quale difendersi dal mondo esterno, da quel rumore assordante di abbai, mugolii e urli in quel del canile. È entrato come rinuncia e avrà pensato “Bene, ora devo trovare il modo di non far più trapelare niente, devo diventare invisibile, ma tanto lo ero già prima di venire qua, mi basterà poco”. Un po’ come quando vi lascia il ragazzo o la ragazza che escono le fatidiche frasi “No, basta, io con le relazioni ho finito, ora faccio il duro / la dura così nessuno potrà più ferirmi!”.
Così Zorro in tutto questo tempo si è chiuso in se stesso e ha deciso di non interagire più col mondo esterno, facendo crescere dentro di lui sempre più paure e insicurezze. Difatti, entrando nel suo box, si trova in difficoltà, messo all’angolo. Non sa cosa fare: ringhia, corre, abbaia, si nasconde. Ma si sa, i cani piccoli che ringhiano o abbaiano fanno spesso ancora più tenerezza. Alla fine del ballo di San Vito cerca il contatto con le gambe, un po’ come a cercare di essere rassicurato, un po’ come dire ‘se proprio devo.. però ti prego… non farmi del male… io non ne ho fatto a te’. Per questo anche le coccole con lui sono un terno al lotto. Consente ovunque, ma in realtà per lasciarsi andare avrebbe bisogno di una casa e di un umano fisso a cui appoggiarsi. Prenderlo da dietro, di sorpresa, non farebbe che aumentare il suo disagio. Pensate di essere a casa e improvvisamente un vostro zio/cugino che conoscete poco vi abbraccia da dietro, insomma, come vi sentireste se non arrabbiati/a disagio/confusi?
Anche in passeggiata bisogna ammettere, siamo un po’ particolarini… tanto agitati all’inizio al punto di contorcerci, girarci, mordere il guinzaglio. Che vita di mercoledì, Zorro, dobbiamo proprio dirlo. Ma mai dire mai, bastano un po’ di rassicurazioni che lui riparte, sempre un po’ con diffidenza ma sempre un passettino in avanti. Piano piano arriviamo alla lezione numero quattro. L’ansia. Perché si, proprio come noi i cani possono avere veri e propri attacchi di panico se non si sentono a loro agio nel posto in cui si trovano. Zorro è uno di questi ma non c’è da meravigliarsi, chissà quante ne ha passate. Ma davvero, basta davvero poco. I cani fuori dal canile cambiano COMPLETAMENTE, non fidatevi di chi dice che un cane adulto o anziano non potrà mai abituarsi o prendere i vostri ritmi: non è vero. Certo, con Zorro c’è bisogno di tempo e di pazienza, ma nulla è impossibile. Per ora fatica a mangiare, a giocare. è affetto da una grave malattia non contagiosa: il canile. Le medicine non si trovano in farmacia, ma le abbiamo tutti, dentro di noi, e sta a noi trovargli una cura <3
Per Zorro chiediamo un’adozione consapevole e con persone che siano disposte ad avere pazienza nel seguirlo i primi tempi, che non neghiamo, potrebbero essere duri. Sarebbe meglio trovare una famiglia con bambini non troppo piccoli per ovvie ragioni che ci sembra siano uscite fuori nell’appello. Da valutare però anche contesti con persone anziani, le quali potrebbero avere più tempo da dedicargli.
Con Zorro non vogliamo arrivare solo alla lezione quattro, ma anche alla cinque, alla sette, alla centesima.

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